Classica

Le gioie e i dolori del Conservatorio "P. I. Tchaikovsky" di Nocera Terinese

Conservatorio "P. I. Tchaikovsky"
Conservatorio "P. I. Tchaikovsky"

L’Arte può trasformarsi in fatto di cronaca? Quando le istituzioni non dialogano fra di loro, si. Proprio mentre intorno si celebra la bellezza.

Quello che doveva essere un momento unicamente festoso, sta mostrando i suoi lati oscuri. In questo presente post pandemia ci si scontra per l'ennesima volta con i garbugli burocratici. Lo sa bene il Maestro Filippo Arlia, direttore artistico del  Conservatorio di Musica "P. I. Tchaikovsky" di Nocera Terinese. 

Al recente successo della terza edizione del Mediterraneo Radio Festival, che ha ospitato a Catanzaro un cartellone di tutto rispetto sempre promosso dal Conservatorio, si è affiancata una notizia che doveva avere un finale altrettanto positivo. Dico doveva, e verrà spiegato il perché.

> GLI SPETTACOLI IN SCENA IN ITALIA <

Il Mediterraneo Radio Festival

Il festival, conclusosi qualche giorno fa, ha visto la partecipazione di ospiti illustri tra cui i solisti del Teatro della Scala e del Teatro San Carlo, Roberto Cappello, Fabrizio Meloni, Vincenzo Mariozzi, Walter Fraccaro e Alessandra Di Giorgio

La manifestazione, dedicata a Renata Tebaldi per i suoi cento anni, è stata un importante traguardo per il Conservatorio di Musica "P. I. Tchaikovsky" in termini di consenso e presenze. Inoltre, per gli allievi del Conservatorio è una opportunità preziosa quella messa a disposizione dal conservatorio in quanto la proposta del cartellone prevedeva un connubio tra i grandi della musica classica internazionale e i giovani talenti del Conservatorio calabrese.

Maestro Roberto Cappello

Il Conservatorio

Una realtà ormai consolidata quella del Conservatorio di Nocera Terinese diretto dal Maestro Arlia che sintetizza così la sua evoluzione:"L'ISSM P. I. Tchaikovsky è un'istituzione Afam che ha festeggiato i 20 anni di vita nel 2021, tra l'altro con un meraviglioso concerto n. 1 di Tchaikovsky interpretato dal pianista di fama mondiale Boris Petrishansky al Teatro Politeama di Catanzaro. In questi 20 anni di vita il Tchaikovsky ha raggiunto una offerta formativa importantissima per gli studenti (quasi 40 corsi di I e II Livello, oltre ai Master Universitari. 
Oggi ha una comunità studentesca di 800 unità e ha investito negli ultimi 10 anni somme importantissime nella cultura e nella produzione artistica impegnandole sempre dal proprio bilancio. Dal 2011 promuove l'Orchestra Filarmonica della Calabria, ha collaborazioni con i più prestigiosi Festival internazionali e ha realizzato produzioni discografiche con Warner Classics, Sony Music, Amadeus e Brillant Classics".

Maestro Filippo Arlia

Il Conservatorio di Musica statale: quale sorte?

Forte del successo del Conservatorio pareggiato, il Maestro Arlia ha presentato tutta la documentazione richiesta per raggiungere un traguardo importante per la regione Calabria: avere un Conservatorio pubblico. 

A Marzo si è conclusa l’istruttoria per la statalizzazione del Conservatorio di Musica "P. I. Tchaikovsky". Superato l’aspetto burocratico primario sorge il problema con gli Enti Locali (ai quali è già stata trasmessa la convenzione degli immobili, nello specifico un palazzo nel centro storico di Catanzaro) che il Maestro Arlia ha così argomentato: 

"La legge del 2017 ha permesso agli ormai ex Istituti Pareggiati di essere statizzati attraverso un'istruttoria complicatissima e meticolosissima che è durata 3 anni. Il fine sociale che abbiamo perseguito è chiarissimo sotto tutti i punti di vista, perché Catanzaro è l'unico capoluogo italiano di regione ad essere sprovvisto del Conservatorio di Musica. 

La nostra istruttoria si è conclusa positivamente qualche giorno fa con una dotazione organica statale di 69 unità dipendenti ed un risultato straordinario: la nascita del Conservatorio di Musica Statale al Palazzo ex-Stella di Catanzaro, edificio che la Provincia con apposita delibera e lettera di impegno nel 2019 ha vincolato al processo di statizzazione. 

Questo straordinario sogno purtroppo è durato 3 giorni: la Provincia ci ha comunicato che non ha intenzione di firmare la convenzione del Ministero perché ha inserito lo stabile del nascente Conservatorio di Musica in un piano di riequilibrio per evitare il dissesto finanziario”.

Maestro Filippo Arlia


Una situazione, quella del Conservatorio nascente, di cui non conosciamo l'iter in dettaglio, e invitiamo perciò gli interessati a intervenire per fare luce sulla vicenda, ma che deve far riflettere sui ruoli della pubblica amministrazione quando essa si incontra con materie che riguardano non solo l'arte, ma anche e soprattutto il suo indotto.

Si rischia infatti di compromettere il futuro di giovani artisti procrastinando la loro formazione, o peggio costringendoli a un trasferimento oneroso, con le inevitabili conseguenze che ricadono storicamente sulle famiglie, mentre in tanti  ripongono le loro speranze nella possibilità di lavorare nel proprio territorio.